Calvanico 1999 (una settimana per ritrovare le mie radici
(alla ricerca delle origini)
Calvanico è situato ai piedi del versante Sud-Est del Pizzo San Michele, in provincia di Salerno
Il territorio del comune ha una superficia di 18,4 Kmq e l'altitudine varia da 370 m a 1607 m sul livello del mare e confina con i Comuni de Montoro Superiore,Solofra, SerinaGiffoni VallePiana, Giffoni Sei Casali e Fisciano.
La popolazione attuale è composta da 1370 abitanti, suddivisi in tre rioni: Capocalvanico, Mezzina e PiediCalvanico.
Percoendo la superstrada Salerno-Avellino fino allo svincolo di Fisciano e poi la strada Provinciale n.24 che attraversa Fisciano e Settefichi, si giunge a Calvanico.
L'origine del toponimo e la prima citazione del luogo è contenuta nel Codex Cavensis: nel documento DC XVII dell'anno 1009, in un atto di cessione, si fa riferimento ad una "pecia de terra cum castaniettum et quertietum et baccuum...in actum Calbanico ubi posa bocatur...".
In tutto il territorio è diffuso il culto micaelico, di origini longobarda, che ha il suo centro proprio sulla montagna che domina l'intera valle e l'abitato di Calvanico.
Il 7 e l'8 maggio di ogni anno il simulacro argenteo di San Michele, dove sorge un'omonima chiesetta costruita con la pietra locale.
Calvanico costituisce un centroabitato a 430 metri sul livelle del mare, a 18 chilometri da Salerno, situato lungo le pendici del versante sud del Pizzo San Michele (1563mt) nel Parco dei Monti Picentini.
Luogo ricco di sorgenti perenni, boschi, adatto per escursioni e gite. Principali risorse sono: la coltivazione del nocciolo e del castagno. Sono conservato chiese e monumenti del XVI secolo. Si rinnova la tradizione del culto a San Michele Arcangelo.
Chiesa del SS.Salvatore
L'esistenza della Chiesa SS Salvatore di Calvanico risulta gia dal 1309 ma la sua edificazione doveva essere precedente, come dimostrano i resti di piu antiche strutture ritrovate dopo il terremoto del 1980, sia nella chiesa che nell'attigua Congrega del Rosario probabilmente il tutto faceva parte di un antico nucleo conventuale benedettino.
La chiesa fu edificata al di fuori dell'abitato di Mezzina, lungo l'antico tracciato di collegamento fra i nuclei abitati di Villa e Carpineto. Ristrutturata nel 1700, acquisto una veste barocca, pui ricca, evidente sopratutto all'interno.
Sulla facciata risalta il portale contornato da una sinuosa cornice barroca, terminante in un frontone spezzato. L'interno è a tre navate, con ampio transetto sormontato da una cupola a sesto ribassato.
Prima del sisma del 1980, nella chiesa erano conservati manufatti di un certo interesse artistico come la pala dell' "Immacolata" eseguita da Giovan Bernardo Lama nel XVI secolo e la tela della "Madonna del Rosario" inserita in un elegante cornice lignea dorata, nell'omonima capella.
Gli affreschi della volta, opera di Solimena padre, raffiguranti la "Nascita e l'Assunzione de Maria", sono attualmente in un restauro presso la Certosa di Padula, insieme ad altri arredi sacri.
Da riccordare, ancora, il monumento funebre in marmo bianco del feudatario"Carolo de Alesio" , risalente al 1605, situato in fondo alla navata destra della chiesa.
sempre la Piazza Rafaele Conforti
Sulla Piazza Conforti, situata nel Rione Mezzina si affaccia il Palazzo Comunale e vi si trova una fontana in pietra, dall'elegante vasca a conchiglia modanata, opera del maestro Gerrardo Saggese. Questa sta a testimoniare la perizia delle maestranze calvanicesi famosi in tutta la zona. Della loro arte è disseminato tutto antico de Calvanico, ricco di raffinati portali, snelle colonne, stemmi gentilizi, eleganti fontane.
Raffaele Conforti, giurista e uomo politico calvanicese (1804-1880), procuratore generale della gran corte criminale di Napoli e ministro dell'interno del Regno di Naploli, fu dondannato a morte in contumacia, dopo la reazione del 1848. Tornato a Napoli dopo l'amnistia concessa da Francesco II, appogio la spedizione garibaldina e , nominato ministro del'internopresento a Vittorio Emmanuele II il plebiscito.
Fu guardasigilli nei ministeri Rattazzi e Cairoli, senatore dal 1867 e vicepresidente del Senato.
I suoi importanti studi di filosofia e di diritto penali sono pubblicati nei "Saggi di filosofia civile"
vista del balcone di papa ...
(pero non conosco quello che l'ha scritto)
Lettera del Cappellano Gismondi à Galdérisi Biaggio
Carissimo Biaggio
Mi compiace il tuo alto sentimento d'Italianita è l'invarigiabile corraggio di
cui difendi l'onore della nostra grande Italia.
Vorrei che tutti soldati fossi come te.
Forte nel braccio, sereno nella menta è sicuri nella vittoria.
A voi prodi guerrieri. Sta con anzia il sospirato giorno della rivendicazzione
di Trieste e Trento.
Dagli Appenino ti invio un forte saluto e grado ti posso giungere sugli Alpi
del 'onore
Cappellano Gismondi