Un leggionario

Lungo serpeggio la strada del grappo

Fra sterpi, sassi e gracciari di corvi.

Troppo fancoso e la terra a la zappa

soffio il grecale con nuvoli torvi.

Un leggionario e dall'alba in camino

A fiamma nera e la giacca un po estinto

A fiori in mano di un ignodo giardino

E la fierezze sul volto dipinto.

Entro in un tempio e si posa a ginocchio

Presso una tomba che a un nome e una data

Perche dai morti l'ho affisso nel occhi

Tutti raccolto in glorioso adunato.

Dice l'imberbe a la tomba pian piano

Babo mi ascolto ? Ti sono d'accanto

Appena raggiunte da un luoco lontano

Ove ho lottato con impeto santo.

Contro il nemico piu bieco e feroce

Questa madaglia che porto sul cuore

Ebbi ascoltato una magica voce

Che rammentave il tuo puro valore.

Babo caduto sul grappo inochiato

Dormi sereno il tuo sonno di gloria

Sono tuo figlio e da lungo ho marcciato

Per raccontarti che avremmo vittoria.

E piu l'avremo dille ai compagni

Cha sotta terra ti sono da fianco

Nessuno di loro abbia tema o si lagno

E porti la nuova al grand capo Giardino.

Frema il caduto a l'annunzio del figlio

E dice al vento "carrezze il suo viso

In quel viso piu puro di un giglio

e digli che il capo e contento e a sorrise